Le PMI rappresentano il 99,9% delle imprese italiane e l’80,3% dell’occupazione nel settore privato è legata a questo tipo di imprese, secondo quanto riportato durante la Settimana delle Piccole e Medie Imprese del 2012. Di queste ben poche sfruttano il web marketing per migliorare i propri affari e incrementare la propria visibilità. Eppure i numeri parlano chiaro, il 79,9% della popolazione italiana naviga online, da desktop o da mobile e la percentuale cresce di statistica in statistica. Il rapporto Eurispes 2013 riporta che il 97,1 % degli intervistati invia e riceve e-mail regolarmente, il 79,1% utilizza i social network, il 60,6% guarda video su YouTube, il 50% consulta regolarmente uno o più blog, il 45,2% chatta, il 40,6% gioca con i videogame online, il 38,3% scarica filmati, video, musica o giochi musica, il 35,6% legge e scrive sui forum. Non solo, si è infatti calcolato che una PMI che adotta una strategia di web marketing raggiunge il 10% di crescita media annua, a differenza della stagnazione di quelle che non si rivolgono al web.
Nonostante tutte queste previsioni molto positive il web marketing, per le PMI, rimane ancora un elemento oscuro, dal quale spesso sono intimorite e del quale non si fidano, in quanto non lo considerano un investimento degno di priorità. Ci piacerebbe far cambiare loro idea e soprattutto sfatare alcune paure molto diffuse. Per farlo abbiamo deciso di raccogliere gli strumenti di web marketing per le PMI che possono essere adottati, senza investire cifre incredibili, ma che comunque possono essere una buona base di partenza.
Il primo step del web marketing per le PMI è la realizzazione del sito web. Ormai è prassi creare siti web dinamici, che possano cioè essere modificati e aggiornati direttamente anche da chi non ha una conoscenza specifica dei linguaggi che servono a costruire un sito. Ciò è possibile grazie all’uso di CMS – Content Management System – proprietari, cioè sviluppati ad hoc da un’agenzia, o open source, come WordPress, Joomla, Drupal, Magento e così via. Non basta però avere un sito web, è infatti necessario che questo sia visibile. Purtroppo ancora in molti credono che sia sufficiente che un sito venga raggiunto digitando il nome dell’azienda, ma non è affatto così. Un sito ottimizzato bene si posiziona per parole chiave che definiscono il settore di appartenenza ma che non necessariamente contengono il nome dell’azienda. Per fare un esempio il negozio di scarpe che si chiama “Piedi belli” e che si trova ad Albano, vicino Roma, dovrà posizionarsi per query come “vendita scarpe albano” o “negozi scarpe Roma provincia” e non solo per “piedi belli negozio di scarpe”. Affinché ciò avvenga è necessario applicare tecniche SEO – Search Engine Optimization – sia onsite che offsite.
In tanti, forse troppi, credono che i social network siano un gioco, qualcosa che può essere fatto da tutti. In realtà i social network sono un vero strumento di web marketing e le PMI potrebbero sfruttarlo utilizzando le regole che caratterizzano ogni social. I social media rappresentano un grandissimo bacino di potenziali clienti, che liberamente indicano le loro preferenze, i loro gusti, che interagiscono, che si confrontano. In poche parole i social network sono una fonte inesauribile di informazioni sul proprio target. Perché non sfruttarli? Chiaramente ci sono dei contro, non si può aprire una fan page e sperare che cresca senza monitorarla e senza condividere contenuti, inutile avere un account Twitter se non si pubblica mai nulla, la gestione dei social network, quindi, richiede tempo e risorse. Inoltre espongono l’azienda, mettono i clienti nella posizione di poter esprimere la loro opinione, anche negativa. Ed è questa probabilmente la maggiore paura che affligge i titolari delle PMI. In realtà esistono figure apposite, i social media manager, che si occupano di gestire queste situazioni, di rispondere ai commenti, ma anche di prenderne nota. Una critica non è necessariamente un aspetto sfavorevole, può essere uno spunto di miglioramento e di crescita e se riceve una risposta adeguata, è anche un modo per mostrare a chi legge che un’azienda ci tiene ai propri clienti e non li considera solo numeri.
Una volta che ho un sito web, ho i profili social, che devo fare? Di certo non stare con le mani in mano. Il web è fonte di contatti, i contatti sono fonte di potenziali clienti. Per ottenere i contatti non basta il form classico che si mette su ogni sito web, dove c’è scritto “Scrivici!”. Bisogna invogliare l’utente a regalare i suoi contatti personali e parte della sua privacy. Per farlo occorre dare qualcosa in cambio, niente di particolarmente costoso, ma comunque un piccolo premio per la fiducia che ha dimostrato nei nostri confronti. Creare e-book, guide gratuite, regalare uno sconto su un acquisto, dare l’accesso preferenziale a promozioni sono tutti metodi che consentono di raccogliere contatti, che potranno essere utilizzati per veicolare il marchio, per mettere in luce nuovi prodotti e per far sì che l’utente si ricordi della nostra esistenza e contribuisca a incrementare la reputazione online.
Una buona strategia di web marketing per le PMI non può prescindere dal monitoraggio. Analizzare i risultati delle azioni sul web che sono state avviate, trovarne i punti deboli, per correggerli, e i punti di forza, per mantenerli e rafforzarli ulteriormente, consente di crescere e migliorare nel tempo. Esistono tanti strumenti di monitoraggio, alcuni sono a pagamento, ma ne esistono di validissimi che sono gratuiti e perfettamente adattabili al volume di traffico che può avere il sito di una PMI. Pensiamo ad esempio a Google Analytics, è probabilmente uno dei sistemi di tracciamento più diffusi al mondo. Si possono ottenere quantità incredibili di dati utili, personalizzare i report sulle proprie esigenze, monitorare contenuti specifici e tutto questo è gratis, non bisogna spendere nient’altro che il tempo per aprire un account gmail ed effettuare l’iscrizione al servizio.
Abbiamo parlato del sito web, ma se l’attività lo permette perché non pensare a un sito web di e-commerce? Certamente diventerebbe necessario cambiare l’organizzazione aziendale, per poter rispondere alle richieste dei nuovi clienti e organizzare il magazzino, ma in cambio si otterrebbero volumi di vendita non indifferenti. Se il famoso negozio di scarpe “Piedi belli” vendesse anche online potrebbe:
Non sono pochi i vantaggi offerti da un e-commerce, per non parlare dei molti canali che ci sono sul web per mettere in rilievo le vendite, anche gratuitamente, come accade con Pinterest.
Finora abbiamo parlato di web marketing per le PMI tralasciando però un aspetto ormai fondamentale: il mobile marketing. Il numero di dispositivi mobili cresce e con essi il volume di traffico generato. Anche questi non sono dati che possono essere sottovalutati, e non per essere alla moda, ma perché rappresentano un investimento che porta denaro alle aziende. Non è un discorso valido solo per le grandi imprese, anzi, probabilmente sono proprio le PMI quelle che devono sfruttare questo canale. Se sono per strada e utilizzo il cellulare per cercare qualcosa di cui ho bisogno al momento di certo è più facile che vada nel piccolo negozio, piuttosto che da una multinazionale. Se la paura sono i costi, in realtà non è strettamente necessario farsi creare un’applicazione personalizzata, basta anche solo rendere il proprio sito web responsive, ovvero navigabile da tutti i dispositivi. Le moderne tecnologie consentono di creare layout che, in base al device da cui vengono visualizzati, si adattano per favorire la navigazione. È una richiesta che va sempre specificata nel momento in cui si intende rinnovare il proprio sito web. Poi chiaramente, se si vuole investire di più, si può richiedere una versione apposita per il mobile, più simile a un’app che a un sito.
Per approfondire: