La necessità di regolamentare in un modo preciso la comunicazione degli uffici pubblici e in generale quella di tutti gli organi istituzionali, è nata proprio dal grande successo che Internet ha riscosso e dalle enormi potenzialità che lo strumento rappresentava per l’abbattimento delle barriere architettoniche online.
Il 2004 rappresenta per gli addetti ai lavori un anno fondamentale, viene sancita la nascita di un nuovo mondo Internet, il Web 2.0 durante una famosa conferenza tenuta da Tim O’Reilly, fondatore della O’Reilly Media e fervente sostenitore dell’open source, il software libero e a disposizione di tutti.
Il tempo ha reso più ampio il significato del concetto intrinseco del Web 2.0 che è passato dall’essere considerato come una serie di utili indicazioni relative alla veste grafica degli ambienti online, per lo più siti web, a una sorta di ecosistema nel quale far coesistere le social media application e i social network enviroment, il cui successo e modo di uso sono alla base della redazione di una guida per un loro corretto uso nella Pubblica Amministrazione.
Del resto già nel 1996, gli albori dell’Internet per le persone, il filosofo e teorico dei nuovi media Pierre Lévy scriveva “i singoli possono costituire, gli uni per gli altri, una sorta di enciclopedia vivente, stringere amicizie, cooperazioni […] e questa nuova dimensione della comunicazione dovrebbe permetterci di condividere le nostre conoscenze e di segnalarcele reciprocamente”.