Le statistiche di accesso a Internet e relative piattaforme e siti web indicano che la Rete è sempre una finestra sul mondo a cui difficilmente si rinuncia, solo in Italia gli utenti che si connetto al Web sono ormai il 58% del totale della popolazione, di questi il 42% ha un account su Facebook, solo per citare il più popolare non l’unico.
L’uso che si fa della Rete in Italia, così come nel resto del mondo, è cambiato.
Da semplice deposito dove attingere informazioni a vero e proprio strumento per dialogare e costruire community, per creare valore dalle relazioni che nascono e crescono fra gli utenti.
Il modo di usare Internet, quindi, si è evoluto nel tempo e tali cambiamenti possono essere sostanzialmente identificati con tre periodi temporali ben definiti:
Tale radicale cambio nelle abitudini dell’utente web comporta che tutti i titolari di un sito web che offrono servizi ai cittadini debbano adeguarsi a questa nuova tendenza a maggior ragione la Pubblica Amministrazioni i cui portali istituzionali non bastano più a soddisfare il bisogno di informazione del cittadino.
È quindi fondamentale che la PA sviluppi, parallelamente alla presenza sul web con il sito, un’attività che si rivolga alla propria utenza attraverso i canali che l’utenza stessa in questo momento predilige: i social network.
Grazie al web e ai social network in particolare il cittadino è abituato a dialogare in maniera con persone che affrontano quotidianamente le sue stesse problematiche oltre che, in maniera meno formale, con l’interlocutore dal quale si aspetta risposte alle proprie domande.
A tal proposito la PA dovrebbe anche assumere un ruolo di garante rispetto la veridicità delle informazioni che circolano spesso online, se da un lato infatti c’è maggiore facilità a reperire risposte dall’altro si registra un proliferare di notizie che non hanno riscontro poi nel viver comune, solo presidiando con profili ufficiali i social network la PA può garantire a se stessa e agli utenti credibilità e fornire un adeguato servizio ai tempi che corrono.
Va detto che al momento non esiste una normativa generale che regolamenti la presenza della Pubblica Amministrazione sui social network ma è un dato di fatto che molte Amministrazioni si stiano muovendo autonomamente in questa direzione attivando profili sulle varie piattaforme che il mondo del social 2.0 mette a disposizione.